Il colesterolo basso può essere pericoloso quanto quello alto. L’ipocolesterolemia, infatti, è associata ad un maggiore rischio di emorragia cerebrale: a rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Neurology. La ricerca ha coinvolto circa 96 mila soggetti, sottoposti a misurazioni annuali del colesterolo, per una durata di 9 anni. Gli studiosi hanno individuato una soglia minima di colesterolo LDL entro la quale non scendere per non aumentare il rischio di ictus emorragico.
Xiang Gao, professore dell’Università della Pennsylvania, insieme alla Harvard Medical School di Boston sono gli autori dello studio. L’obiettivo dei ricercatori era di individuare una possibile correlazione tra concentrazioni di colesterolo LDL (lipoproteine a bassa densità) e il rischio di emorragia cerebrale. I 96 mila partecipanti, 51 anni di età media, all’inizio della ricerca non presentavano alcun precedente di ictus o infarto miocardico.
Gli studiosi hanno riscontrato 753 casi di emorragia cerebrale. È emerso che i partecipanti con una concentrazione di colesterolo LDL inferiore ai 70 mg/dL avevano un rischio significativamente più elevato di sviluppare un ictus emorragico rispetto ai partecipanti con valore compreso tra i 70 mg/dL e i 99 mg/dl. Quando il livello, invece, supera i 110-120 mg/dL si entra nella sfera dell’ipercolesterolemia e dei rischi cardiovascolari annessi, tra cui infarto ed ictus ischemico.
Nessuno dei due estremi va bene. I ricercatori, infine, suggeriscono di mantenere un livello ottimale di colesterolo LDL, a maggior ragione i soggetti che presentano ulteriori fattori di rischio tra cui ipertensione e consumo eccessivo di alcolici.
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