Cosa mangiare per ridurre il colesterolo? È una delle domande più frequenti che gli italiani rivolgono a Google, e non solo. Soprattutto quando le analisi del sangue non rivelano i risultati auspicati. L’ipercolesterolemia è una condizione sempre più diffusa nel nostro Paese. È un disturbo che coinvolge circa 12 milioni di italiani. Ed essendo privo di sintomi, non è azzardato ipotizzare che il numero potrebbe essere persino più alto.
Ma cos’è il colesterolo? Il colesterolo è una molecola complessa fondamentale per l’organismo. Consente alcune funzioni indispensabili come la digestione, il trasporto dei grassi, la produzione di vitamina D (utile per le ossa) ed il funzionamento delle membrane cellulari, oltre ad essere il precursore di ormoni quali testosterone ed estrogeni. Il livello di colesterolo ematico è determinato per la maggior parte dalla sintesi endogena (circa l’80%) mentre, contrariamente a quanto si possa credere, solo in piccola parte dipende dal regime alimentare.
Quindi è il fegato a produrre tutto il colesterolo che serve al nostro organismo; soltanto una quota minore è legata all’alimentazione. Il colesterolo viene trasportato dal fegato agli organi periferici mediante le lipoproteine che, a loro volta, si differenziano in base a densità e dimensione. Esiste, quindi, il colesterolo legato alle lipoproteine a bassa densità (LDL) che è da considerare come colesterolo “cattivo” in quanto tende a depositarsi nelle pareti delle arterie. Viceversa, il colesterolo legato alle lipoproteine ad alta densità, ovvero il colesterolo HDL, è conosciuto anche come colesterolo “buono” poiché rimuove il colesterolo dalle pareti dei vasi e lo trasporta presso gli organi che lo utilizzano e lo espellono, tra cui fegato e ghiandole surrenali (ovaie e testicoli). In sintesi, le HDL non sono altro che un mezzo di trasporto del colesterolo quando diventa “cattivo”, agevolandone il metabolismo.
L’eccesso di colesterolo LDL risulta estremamente pericoloso per la salute. Può essere causa di gravi conseguenze quali aterosclerosi, malattie cardiovascolari, ictus, infarto, ischemia. Insomma, quando il valore del colesterolo totale supera i 200 mg/dl è fortemente consigliato prendere provvedimenti come l’adozione di uno stile di vita più sano. Evitare il fumo, intraprendere una costante attività fisica e adottare un regime alimentare più sano (masticando lentamente) possono essere fattori importanti per recuperare e salvaguardare il proprio stato di benessere. Per quanto riguarda l’alimentazione, cosa mangiare per ridurre il colesterolo? Abbiamo fatto una piccola selezione di alimenti, scegliendone sette.
Perdonateci, ma non potevamo non partire da lei, la regina delle mele. Tutte le mele fanno bene, ma nessuna quanto la mela annurca. Come dimostra uno studio condotto dal Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli Federico II, l’annurca è la tipologia di mela più efficace nell’abbassare i livelli di colesterolo LDL ed aumentare i livelli di colesterolo HDL. Quando pensate a cosa mangiare per ridurre il colesterolo, non potete assolutamente escludere dalla vostra lista la mela annurca.
La verdura è un altro alleato naturale della salute. Soprattutto quella a foglia verde, ma non solo. Una particolare menzione la riserviamo agli spinaci perché contengono luteina, altra efficace arma contro il colesterolo. In generale la verdura, ricca di vitamine e antiossidanti, fortifica il sistema cardiovascolare.
I fagioli, ad esempio, secondo uno studio della Arizona State University Polytechnic hanno la capacità di rallentare l’assorbimento del colesterolo. In generale, cereali e legumi aiutano a mantenere livelli adeguati di colesterolo grazie alla presenza di fibre.
Grazie agli omega-3 in esso contenuti, il salmone fresco e il pesce azzurro (sardine, aringhe ecc.) contribuiscono a diminuire i livelli di colesterolo e trigliceridi e a prevenire la formazione di coaguli nel sangue. Inoltre, uno studio condotto dalla Loma Linda University ha evidenziato come il salmone fresco contribuisca ad accrescere il livello di HDL nel sangue.
Anche se non bisogna eccedere nel consumo a causa del loro elevato apporto calorico, le noci su tutte – ma anche arachidi, mandorle e pistacchi – rappresentano una gustosa arma per regolare i livelli di colesterolo.
Pare che il carciofo sia un depuratore naturale delle nostre arterie. Non solo le ripulisce dal colesterolo grazie alla cinarina, un polifenolo appartenente alla famiglia dei derivati dell’acido caffeico, ma sarebbe anche in grado di incentivare il colesterolo HDL.
Grazie al beta-glucano, l’avena agevola l’assorbimento e l’espulsione del colesterolo LDL dall’organismo.
In linea generale, oltre ai suggerimenti su cosa mangiare per ridurre il colesterolo, consigliamo di fare particolare attenzione ai metodi di cottura. Privilegiare cottura al forno, bollitura o grigliatura alla frittura. Evitare condimenti eccessivamente grassi come il burro o il lardo e prediligere olio extravergine di oliva e quelli di semi. Limitare il consumo di formaggi e insaccati così come quello degli zuccheri semplici e adottare, come detto in precedenza, uno stile di vita sano.
In sintesi: ti consigliamo di volerti bene.
Gli ordini ricevuti dal 7 al 25 agosto, saranno evasi e spediti il 26 agosto.
Buone vacanze.