Il prediabete è una condizione diffusa. Si manifesta quando i livelli di glucosio nel sangue risultano leggermente superiori alla norma, tra i 100 e i 125 mg/dl. È la fase che, di norma, precede il diabete.
“Spesso e volentieri in questa condizione il medico di medicina generale si limita a consigliare all’assistito un semplice cambio della dieta e un po’ di attività fisica. Sono due ottimi consigli ma non sempre basta”. Lo riferisce Giuseppe Derosa, responsabile del centro Universitario di Diabetologia, malattie Metaboliche e Dislipidemie di Pavia.
Un valido aiuto per abbassare la glicemia nella fase di prediabete proviene direttamente dalla natura: le alghe marine, infatti, riducono i livelli di glucosio nel sangue. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta in collaborazione tra l’Università di Pavia e l’Università di Bologna.
Il prof. Derosa ed il suo team confermano ulteriormente che la nutraceutica rappresenta un’eccellenza del made in Italy. Lo studio, pubblicato sulla rivista Phytotherapy Research, ha coinvolto 65 partecipanti in condizione di prediabete. Ad essi è stato somministrato un nutraceutico a base di alghe marine per tre volte al giorno, prima dei pasti. A partire dai tre mesi di trattamento, i livelli di glicemia sono risultati in calo fino a scendere al di sotto dei 100 mg/dl.
“Il diabete è un grave problema di salute pubblica”, tuona il prof. Derosa che pone l’accento sui costi sociali ed economici di questa patologia: “Solo in Italia ogni anno ci sono più di 50mila ricoveri ospedalieri a cui vanno aggiunte le spese, per il servizio sanitario nazionale, legate alle terapie e l’assistenza dei pazienti cronici”.
Con un intervento mirato sulla prevenzione, intervenendo in maniera efficace sul prediabete, è possibile “contenere il proliferare di nuovi casi e ridurre le spese per l’intera collettività. Le risorse risparmiate potrebbero essere così reinvestite per altre sperimentazioni di nuovi farmaci”, conclude l’esperto.
Anche in questo caso, quindi, natura e prevenzione vanno di pari passo.
Fonte: Ansa.it