Disturbo ansioso depressivo: così potrebbe chiamarsi quello che stai vivendo in questo periodo. Succede quando si manifestano contemporaneamente i sintomi dell’ansia e della depressione.
La Treccani definisce l’ansia come uno “stato di agitazione, di forte apprensione, dovuto a timore, incertezza, attesa di qualcosa”. In linea generale si parla di uno stato di allerta ed ha funzione di protezione e preparazione all’azione. Può assumere una connotazione positiva quando porta alla creazione di stimoli costruttivi. Viceversa, può assumere un carattere negativo quando porta ad una valutazione errata delle percezioni. E, di conseguenza, ad una risposta inadeguata. Da qui nasce quella sensazione di tensione che logora le energie fisiche e mentali.
La depressione, invece, è uno stato patologico che si manifesta con diversi sintomi: tristezza, pessimismo, insonnia, difficoltà di concentrazione e altre conseguenze più estreme come il desiderio di suicidio. Esistono tre tipologie di depressione. La reattiva, dovuta a gravi episodi che in qualche modo hanno segnato negativamente la vita della persona. L’endogena, la forma depressiva più grave dovuta ad alterazioni di matrice biologica. Infine l’affettività bipolare (o maniaco-depressiva) che si manifesta con alternanze tra depressione e manie di grandezza.
Il disturbo ansioso depressivo è una delle patologie più diffuse della nostra epoca. Presenta complessità perché manifesta contemporaneamente i criteri diagnostici dell’ansia e della depressione. Per questo motivo non è sempre facile riconoscerlo e si raccomanda una visita da uno specialista.
Questa sindrome presenta una vasta gamma di sintomi. I più ricorrenti sono pessimismo, preoccupazione eccessiva, umore disforico, irritabilità, disturbi del sonno, difficoltà di apprendimento, ma non solo. Ad essi si aggiungono altre manifestazioni come palpitazioni, tremori o disturbi gastrici. Tutti sintomi che causano un disagio sociale significativo per chi ne soffre alterandone l’approccio alla vita quotidiana, dalla sfera delle relazioni a quella lavorativa.
C’è una premessa da fare. Un trattamento specifico varia sempre in relazione al caso in questione. Ci saranno eventualità in cui saranno consigliate terapie farmacologiche più intense. Altre dove potrebbero essere sufficienti alcune variazioni nello stile di vita. In questo senso sembrano consigliate alcune tecniche di rilassamento e di respirazione. Anche un’alimentazione più equilibrata e una costante attività fisica possono aiutare. L’importante è ascoltare il vostro specialista di fiducia e seguire le sue direttive.
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