Colesterolo e gravidanza, due facce della stessa medaglia. E’ noto, infatti, che nelle donne in dolce attesa si registri un aumento del colesterolo. Niente di allarmante. Il colesterolo diviene alleato della gravidanza. Fornisce il giusto apporto di carburante alla mamma e al feto. Con le sue caratteristiche consente al giovane organismo di svilupparsi correttamente a livello nervoso e, in un senso più ampio, biologico. Inoltre permette alla genitrice di agevolare la sintesi degli ormoni steroidei. Questo fenomeno è chiamato ipercolesterolemia gravidica ed è dovuto alla combinazione tra l’aumento degli estrogeni e la resistenza insulinica.
I valori aumentano dal quarto mese in poi fino a raggiungere il picco più alto a ridosso del parto (tra i 200 ed i 335 mg/dL). Colesterolo che ritorna nella norma dopo 4-6 settimane dalla nascita del bambino. Si è osservato che i tempi si riducono in maniera rilevante per le donne che allattano al seno. Se, come si è detto finora, il colesterolo diventa complice della gravidanza è altrettanto vero che è necessario tenerlo sotto controllo. A questo scopo, è importante ricordare che durante la gravidanza l’assunzione delle statine viene sconsigliata a causa dei suoi effetti collaterali, quali mialgia e spossatezza.
Nonostante l’alterazione dei valori del colesterolo sia fisiologica e necessaria per il corretto sviluppo del feto, è altrettanto vero che un colesterolo troppo alto può avere conseguenze infelici. Non va mai sottovalutato. La gravidanza, infatti, non esclude il rischio di incombere nelle malattie o nelle spiacevoli conseguenze annesse ad un eccessivo livello di colesterolo nel sangue, come aterosclerosi, crisi cardiache (infarto) o ICV (incidente cerebrovascolare). Sopra i 335 mg/dL, il rischio non scompare. Anzi. Ugualmente insidioso è anche l’estremo opposto, ovvero quando i valori del colesterolo sono troppo bassi. Al di sotto di 1,50 mg/dL, le ripercussioni potrebbero essere gravi come nascite premature o malformazioni del feto.
Onde evitare spiacevoli sorprese, quindi, c’è da tenere sotto controllo il colesterolo. In un senso o nell’altro. Perciò si consiglia di seguire i dettami del ginecologo di fiducia. In linea generale, vengono sollecitate una sana alimentazione e l’adozione di una dieta che non preveda un eccessivo consumo di grassi saturi di origine animale e, in generale, i cibi grassi (salumi, fritti ecc.). Ben vengano, invece, alimenti che regolino il metabolismo dei grassi come frutta, legumi e cereali, senza omettere il consumo di carne bianca e pesce (soprattutto quello ricco di Omega 3). Anche una moderata attività fisica può essere utile alla causa, senza eccedere. Ma non solo.
La mela annurca ha proprietà estremamente efficaci nella riduzione del colesterolo. Questo grazie alle sue procianidine, particolarmente adeguate allo scopo. Nella vostra alimentazione, quindi, non può mancare il piccolo frutto rosso proveniente dalla Campania. A maggior ragione in gravidanza. Così da garantire alle donne un’attesa ancora più dolce.