Menopausa, tra le tante cose, significa anche aumento del colesterolo. Secondo le statistiche dell’Istituto Superiore di Sanità, infatti, una donna su due quando è in menopausa registra un alto livello di colesterolo. Circa il 51,1% con un valore medio di 226 mg/dL. Il sito della Fondazione Umberto Veronesi riporta che il 38% delle italiane in menopausa abbia colesterolemia elevata (o ipercolesterolemia), vale a dire uguale o superiore a 240 mg/dL, oppure sia sotto trattamento farmacologico specifico. Il 35% è invece in una condizione limite, con colesterolemia compresa fra 200 e 239 mg/dl. Con l’avvento della menopausa, infatti, si verificano alterazioni ormonali e metaboliche che hanno conseguenze rilevanti sullo stato di salute delle donne. Soprattutto un abbassamento dei livelli di estrogeno nel sangue e una variazione del profilo lipidemico, con un aumento del colesterolo LDL e una riduzione dei livelli di HDL.
È per questo processo di cambiamento degli equilibri ormonali e lipidici che si manifestano alcuni sintomi quali vampate di calore, irritabilità, insonnia e sbalzi pressori. Oltre che sbalzi d’umore. Sempre dal sito della Fondazione Umberto Veronesi, emergono alcuni utili suggerimenti per controllare il colesterolo in menopausa. I consigli sono legati prevalentemente allo stile di vita da assumere. In particolare, attività fisica e dieta equilibrata. Senz’altro mantenere il peso forma e praticare attività fisica in maniera costante risultano espedienti efficaci in questo senso. Assumere un regime alimentare che comporti una riduzione del consumo degli zuccheri raffinati, carni grasse e latticini. Prediligere pesce, cereali e oli vegetali rispetto ai grassi animali.
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